Integrazione
Il concetto di “alunno in difficoltà” è di più ampia portata rispetto a quello di “alunno disabile” e tiene conto del fatto che il numero di alunni in tali situazioni è rilevante e che, ai vari casi di disabilità e di difficoltà scolastiche, si aggiungono situazioni critiche dovute a particolari situazioni familiari, oltre ai problemi di impatto con la lingua italiana riscontrati da alunni stranieri appena giunti nel nostro Paese e, talvolta, inseriti necessariamente nelle classi ad anno scolastico iniziato.
Per le suddette ragioni, oltre che per rispondere ad uno degli obiettivi prioritari dell'Istituto definiti nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa, il Collegio dei Docenti ha deliberato di articolare la funzione strumentale relativa alla "didattica speciale" in tre aree distinte:
- alunni con bisogni speciali ai sensi della Legge 104/1992;
- alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) ai sensi della Legge 170/2010;
- alunni con altri bisogni educativi speciali (BES),
alle quali sono stati assegnati 4 docenti (due per l'area handicap, uno per l'area DSA, uno per l'area BES).
Handicap e integrazione
Uno dei due docenti assegnatari della funzione strumentale "Handicap e integrazione" ha anche il ruolo di coordinatore del Gruppo di Lavoro Handicap (GLH) prescritto dalla Legge 104/1992.
DSA
Il personale docente è formato sui temi della dislessia e dall'anno scolastico 2016-17 l'Istituto possiede il titolo di Scuola Dislessia Amica; l'attestato è stato rilasciato dall'Associazione Italiana Dislessia, ente accreditato dal MIUR per la formazione del personale della scuola, ai sensi della Direttiva Ministeriale 170/2016.
L'attività svolta nell'ambito della funzione strumentale "DSA", oltre al coordinamento della didattica personalizzata, comprende iniziative aventi carattere preventivo e mirate ad individuare precocemente i disturbi dell'apprendimento, come è illustrato in questo documento.
Sull'argomento DSA si suggerisce la lettura del seguente testo:
Guida agli ausili informatici: come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con i disturbi specifici di apprendimento.
Bisogni educativi speciali (BES)
La legislazione scolastica tutela anche gli alunni con varie tipologie di difficoltà, anche non certificate ma rilevate dall'osservazione diretta da parte dei docenti, quali: disturbi dell'attenzione, situazioni di disagio familiare, scarsa comprensione della lingua italiana da parte di stranieri giunti da poco nel nostro Paese. A tali casi può essere dedicata una didattica personalizzata basata sull'utilizzo di strumenti compensativi e di misure dispensative, anche temporanee.
Gli obiettivi fondamentali della funzione strumentale "BES" sono quelli di coordinare l'attività dei docenti dell'Istituto riguardo a bisogni educativi speciali "non certificati", di coordinare l'apposito Gruppo di Lavoro per l'Inclusione, di costituire il riferimento per quanto riguarda la normativa del settore.
Si allega il Piano per l'Inclusione aggiornato.